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Il campo sistemico digitale

di Francesca Savona – Digital & Content Strategist, collaboratrice di no-effort management


La costellazione aziendale


Metti in scena la tua azienda (o il tuo team, o la tua famiglia). Scegli un rappresentante per te, per i tuoi dirigenti e per lo scopo aziendale (o per ciascuno dei tuoi colleghi coinvolti nel progetto, o per tuo padre e tua madre).


Esattamente questo avrebbe ripetuto al suo costellato Bert Hellinger, uno dei più innovativi psicoterapeuti contemporanei nonché autore del metodo delle costellazioni sistemiche, se oggi fosse ancora vivo. Avrebbe vissuto il lockdown, continuando a condurre costellazioni adattandosi al cambiamento. Sarebbe stato davanti a un computer, avrebbe utilizzato una lavagna virtuale con delle pedine, o forse semplicemente chiamato le persone connesse attraverso una piattaforma digitale, nella fiducia che il campo esista, operi e si manifesti nella sua rappresentazione tridimensionale anche in digitale.


Costellato, rappresentanti e pedine mosse dall’intuizione entrano in contatto con il campo cosciente del sistema e iniziano a percepire sensazioni fisiche, emozioni, gesti, parole, alla ricerca di un’evoluzione nelle relazioni che garantisca il giusto posto a tutti per il bene dell’azienda.


Gli elementi del campo sistemico


Il campo è una struttura energetica, dotata di una propria coscienza che aspetta di manifestarsi per portare alla luce disequilibri e creare le condizioni per accedere a soluzioni sistemiche più ordinate. Perché restare nella convinzione limitante che si possa creare solo tra persone fisicamente collocate nella stessa stanza? Perché non aprirsi alla possibilità che la connessione vada ben al di là della superficie fisica e operi a un livello inconscio anche tra persone dislocate in posti diversi del territorio ma unite nello stesso campo e con la stessa intensità e presenza?


Il costellatore, così come il costellato, i rappresentanti e gli osservatori, restano pienamente presenti e attenti a ogni movimento energetico del campo, al servizio dell’energia dello stesso, osservando e scegliendo le parole giuste per una benedizione o una frase di guarigione.

Ciò che fa la differenza è proprio lo stato di raccoglimento di tutti i partecipanti. Il loro sentire diventa specchio dell’energia del sistema. Presenza e rispetto: il campo è sensibile a tutto ciò che ne fa parte, indipendentemente dall’uso del mezzo fisico o digitale. I movimenti dell’anima hanno origine in una dimensione spirituale più estesa.


La penetrazione del digitale


Durante il lockdown, il digitale ha avuto una crescita esponenziale e non c’è individuo che non si sia dovuto confrontare col fenomeno: dallo smart working alla didattica a distanza, dalla relazione con gli altri in stanze virtuali ai meccanismi di pensiero, dalla spesa allo sport. Ha invaso con velocità, irruenza, ma anche estrema facilità e altrettanta potenza, la vita di ciascuno. Si è rivelato la modalità migliore per affrontare l’isolamento, conservando una connessione fra le persone. Ed è forse il momento di riconoscerne il valore essenziale al servizio dell’individuo, consentendogli contatti, comunicazioni e connessioni, occhi negli occhi, cuore a cuore, altrimenti difficili da realizzare.

Il digitale esprime tutta la sua potenza anche nell’approccio sistemico dove ciò che conta è la consapevolezza, l’essere presente con la coscienza, una dimensione interiore in contatto con il presente, senza limiti di spazio e tempo. L’ascolto del respiro, la percezione del corpo, conduce a uno stato di profonda connessione tra ciò che accade sulla punta della piramide, e intorno alla piramide, potremmo aggiungere, e ciò che si muove in profondità dove il tempo e lo spazio si fondono in osmosi, senza dimensione o misura, creando una rete pervasiva e invasiva di connessione tra i membri di un sistema.


Allora può accadere che il digitale, come segno di progresso, non si fermi in superficie ma penetri nelle profondità del mare. Unisca, connetta, generi risonanze e aiuti a rivivere e a generare nuove possibilità.

Una forza cui fare resistenza è inutile e dannoso. L’esperienza interiore dell’energia è legata a profondi movimenti umani, che tendono a riprodurre movimenti meccanici, fino all’evento o alla parola che determina rigenerazione e rinnovamento cellulare.

In questi termini, lo sviluppo digitale esprime fluidità, creatività, intuizione, espansione, disponibilità attraverso la parola, l’immagine, il video, il suono.

E pur essendo lo strumento delle costellazioni un percorso estremamente soggettivo, contrassegnato dalle esperienze di vita, dalle energie del proprio sistema, dalle conoscenze personali, è tangibile la risonanza con cui alcuni movimenti toccano i partecipanti nell’evidenza chiara e semplice che la rappresentazione fenomenologica del sistema, con qualunque mezzo avvenga, risponde sempre alle leggi che si muovono nel campo.

Spazio, dunque, al digitale anche nelle costellazioni sistemiche aziendali!

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